Come ritrovare il peso forma

Bisognerebbe tendere verso quel peso corporeo in presenza del quale il benessere fisico e psichico del soggetto si sovrappongano. Travato il valore di questo peso ottimale, per raggiungerlo e mantenerlo stabilmente è opportuno fare un programma a lunga scadenza. Infatti è necessario, da un lato individuare ed attuare il decondizionamento dalle vecchie abitudini alimentari che ci hanno portato ad aumentare di peso, dall'altro apprendere comportamenti più corretti e rendere stabili queste nuove abitudini.

In pratica occorre contemporaneamente intervenire su due livelli:

* ridurre le calorie ingerite con gli alimenti;
* favorire quelle attività che stimolano il consumo energetico dell'organismo. Per attuare il primo obiettivo, la più fisiologica e sana condotta da tenere è quella di seguire una dieta bilanciata; una dieta, cioè, in cui siano presenti tutte le sostanze nutritive di cui il corpo ha bisogno: proteine, carboidrati, grassi, vitamine, sali minerali e fibra grezza.

Tutte queste sostanze, nessuna esclusa, sono necessarie per mantenere efficienti le nostre attività metaboliche, cosa che si traduce nella sensazione soggettiva di benessere e vitalità. Per queste considerazioni è bene evitare di seguire le cosiddette diete monofagiche, quelle cioè basate su un solo tipo di alimento (diete a base di sole patate, solo uova, solo uva, solo carne, solo formaggio!); possono entusiasmare perché in genere provocano un rapido dimagramento di qualche chilo. Ma è un successo effimero, perché il rapido calo di peso può provocare smagliature cutanee e ptosi viscerali, se i tessuti sono poco elastici, e, inoltre, da un punto di vista psichico l'effetto è così destabilizzante da provocare irascibilità e scontento che tenderà a compensarsi più o meno rapidamente con un recupero dei chili persi. In questo tipo di diete sbilanciate si possono far rientrare gli alimenti dietetici in busta che hanno invaso il mercato; ne usufruisce il quaranta per cento degli italiani.

Questi prodotti che erano stati in origine creati per arricchire l'alimentazione dell'atleta in allenamento, e perciò bisognoso di potenziare alcune componenti della sua nutrizione, (portano, infatti il nome di integratore vitaminico, o proteico o proteico-glucidico, ecc.), sono largamente venduti in farmacia per sostituire il pasto di chi vuoi dimagrire o rimanere in linea. Se si considera che questi pseudopasti sono di rapida preparazione, che non obbligano a fare il conteggio delle calorie e che per di più ci accomunano all'immagine dell'atleta forte o della ballerina esile e scattante o dell'uomo di successo dal fisico asciutto e elegante, che pubblicizzano il prodotto, è facilmente spiegabile perché si vadano sempre più diffondendo prodotti di cui una persona che conduce una vita normale non solo non ha bisogno ma che alla lunga possono causare pericolosi squilibri metabolici. Sono, inoltre, completamente privi di fibra grezza; è importante sottolineare il valore di questa componente dell’ alimentazione; i cibi che ne sono ricchi (farina e riso integrali e semiraffinati, la verdura cruda, la buccia di certa frutta) richiedendo una protratta masticazione e, distendendo le pareti gastriche, favoriscono la sensazione di sazietà, facilitano lo svuotamento e la eliminazione degli scarti contenuti nel grosso intestino e, pertanto, prevengono anche la comparsa di stitichezza.

fonte http://www.articlemarketingitaliano.it

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